L’ecografia addominale è una tecnica di diagnostica per immagini, che indaga la morfologia e la funzionalità degli organi addominali attraverso l’impiego di ultrasuoni.

L’ ECOGRAFIA  DELL’ ADDOME  superiore esamina il fegato, la colecisti e le vie biliari, il pancreas, la milza, i reni  ed i surreni, nonché le principali strutture vascolari ed i linfonodi della regione. L’ecografia addominale inferiore  valuta l’anatomia e la funzionalità vascolare di utero, vescica e prostata.

L’ecografia addominale è un esame non invasivo e ben tollerato, con elevata accuratezza diagnostica e a basso costo; pertanto  rappresenta la prima modalità di SCREENING  per lo studio dell’addome.

  • INDICAZIONI URGENTI:
  • Presenza di dolore addominale o alla schiena, di una massa addominale pulsante e di ipotensione: quadro sintomatologico caratteristico dell’ aneurisma dell’aorta addominale, una dilatazione patologica – di questo grande vaso che trasporta il sangue ricco di ossigeno agli organi addominali e pelvici, nonché agli arti inferiori. L’ecografia addominale per lo screening dell’ aneurisma aortico (in questo caso priva del carattere d’urgenza) è raccomandata per tutti gli uomini di età compresa tra i 55 ed i 75 anni,  fumatori od ex-fumatori; anche per i soggetti di sesso maschile di età superiore ai 60 anni che sono fratelli o figli di pazienti affetti da aneurismi.
  • Rilevante calo di peso accompagnato a dolore addominale: può essere spia di un grave malfunzionamento d’organo (generalmente fegato) o di una massa maligna.
  • Traumi addominali.
  • Tumefazione/massa di recente insorgenza: possibile spia di tumori maligni o benigni, di cisti o di ascessi, che possono essere distinti gli uni dagli altri mediante ecografia addominale.
  • Macroematuria non flogistica: rilevante presenza di sangue nelle urine, tale da conferire alle stesse un aspetto francamente rosso o marrone. Le patologie che più frequentemente si associano al ritrovamento di sangue nelle urine sono la presenza di calcoli o neoplasie od infiammazioni a livello del rene, della vescica o delle vie urinarie. L’ematuria può essere legata anche a tubercolosi, cisititi , uso di farmaci anticoagulanti, rene policistico, prostatiti, adenomi della prostata o traumi interessanti il rene/o le vie escretrici.
  • Febbre uro-settica: febbre legata alla presenza di infezione delle vie urinarie con transitoria entrata nel circolo ematico dei patogeni. Si manifesta con febbre irregolarmente intermittente con picchi febbrili elevati (39-40°C), alla quale si sommano i sintomi dell’infezione urinaria.

Altre possibili Indicazioni

Parametri di laboratorio indicativi per patologia addominale amilasi, lipasi,  tripsina, bilirubina diretta ed indiretta, transaminasi, creatinina , marcatori tumorali…), colica biliare o renale, recente e recidivante dolore lombare con microematuria, epatomegalia, steatosi epatica, ascite, cirrosi, epatiti, febbre di origine sconosciuta, itterizia, calcoli renali o alla colecisti, pancreatiti,  sospetti di tumori di varia natura, monitoraggio dell’efficacia terapeutica o dello stato di salute di un organo dopo trapianto.

 

COME  FUNZIONA:

L’ecografia è una tecnica diagnostica per immagini non invasiva, basata sull’esposizione agli ultrasuoni dell’area corporea da esaminare.

Tramite queste tecnica, un fascio di ultrasuoni (così chiamati perché non udibili dall’orecchio umano) viene proiettato sull’area corporea da esaminare, grazie ad un’apposita sonda; i tessuti colpiti dalle onde sonore le riflettono in misura variabile a seconda della loro consistenza; pertanto, captando gli ultrasuoni riflessi mediante la stessa sonda che li ha generati, e convertendoli in segnali elettrici, è possibile elaborarli   a livello informatico per ricostruire la morfologia dei tessuti e degli organi studiati.

 

Dal momento che le immagini ecografiche sono generate in tempo reale, questo esame permette di indagare anche il flusso ematico all’interno dei vasi (vedi  eco-color- doppler  dei vasi arteriosi e venosi).

COME SI ESEGUE:

Durante un’ecografia addominale il paziente si trova tipicamente in posizione supina.

La procedura, non dolorosa, prevede lo scorrimento della sonda ecografica sull’addome preventivamente cosparso di un gel trasparente, che ha lo scopo  trasmettere le onde sonore.

La sonda, azionata manualmente dall’operatore, viene quindi premuta contro la pelle dell’addome da varie angolazioni, concentrandosi su quelle di maggior interesse diagnostico.

L’esame ecografico è solitamente completato in 30 minuti.

 

PREPARAZIONE:

Dal momento che l’eccessiva presenza   di gas intestinali può limitare l’accuratezza dell’esame diagnostico, nei due/tre giorni precedenti l’ecografia addominale il paziente deve limitare il consumo di tutti quei cibi che possono dare problemi di  meteorismo  e flatulenza  (come quelli ricchi di fibre  e scorie).

Il paziente deve quindi astenersi dal consumo di legumi, latte e latticini, verdure, uva, formaggi vari, pane e pasta (entrambi consentiti con estrema parsimonia) e cibi fermentati. In questi giorni andranno evitate anche le bevande gassate  e naturalmente abolito il consumo di alcolici.  Prima dell’ecografia addominale è invece permesso il consumo di carne, pesce, uova, frutta senza buccia (ad eccezione dell’uva), formaggi stagionati con moderazione, e acqua minerale senza gas. In alcuni casi (ecografia transrettale), si consiglia di prendere un lassativo la sera precedente l’esame o sottoporsi ad un clistere  di pulizia.

Nel caso in cui il paziente debba sottoporsi ad un’ecografia addominale completa o del solo addome inferiore, può essere altresì richiesto di bere un litro d’acqua non gassata nell’ora che precede l’esame, e trattenere le urine fino al termine dello stesso.

Il giorno dell’esame il paziente deve presentarsi in ambulatorio a digiuno di  almeno  sei  ore, durante le quali può bere soltanto acqua non gassata. Tutta la documentazione relativa ad eventuali esami precedentemente effettuati, dev’essere portata in ambulatorio al momento dell’effettuazione dell’ecografia addominale.

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